Condividere con tutti gli operatori del territorio iniziative e buone pratiche del sistema regionale di prevenzione, promozione e tutela dei diritti dell’infanzia, dell’adolescenza e delle famiglie: l’assessora regionale alle politiche sociali ha sintetizzato così la finalità dell’incontro di oggi a Siena. L’assessora ha evidenziato il valore di un confronto come quello odierno che ha permesso di entrare nel cuore delle tematiche sull’adozione con interlocutori di assoluto valore e davanti a una platea in presenza e soprattutto online molto significativa. I prossimi in ordine di tempo saranno a Firenze, Prato, Lucca e Empoli.
L’iniziativa, promossa da Regione Toscana e Istituto degli Innocenti, è stata organizzata in collaborazione con la Società della salute Senese con la partecipazione, per l’Asl Toscana sud est, del direttore sanitario Simona Dei, del direttore amministrativo Francesco Ghelardi e del direttore dei servizi sociali sostituto Elisa Fattori.
“È un’occasione importante per la Società della salute senese– afferma il presidente Giuseppe Gugliotti – perché valorizza il lavoro del nostro Centro adozioni, che è attivo da circa venti anni ed è rivolto alle tre province di Siena, Arezzo e Grosseto. È un modello di integrazione socio sanitaria che ha funzionato e si è consolidato nel tempo. L’operatività costante dell’équipe stabile psicologo e assistente sociale insieme alla sinergia con tutti gli attori coinvolti (Commissione per le adozioni internazionali, Regione Toscana, Sds, Asl e coppie) ha consentito di sviluppare e promuovere i percorsi riguardanti l’adozione in tutte le fasi. Siamo soddisfatti e orgogliosi di questo servizio per il quale abbiamo anche deciso di dedicare un’unità di personale che segue tutto il percorso”.
Da parte di Gugliotti sono poi arrivati i ringraziamenti a Simona Viani, che ha visto nascere il Centro dal 2002 e ne è responsabile da oltre dieci anni, “per l’impegno e la cura profusi in tutto questo arco di tempo”.
“Un’iniziativa molto importante soprattutto per riaccendere l’attenzione su temi come questo che possono aver ottenuto meno risalto durante la fase più acuta della pandemia – afferma Elisa Fattori, direttore dei servizi sociali sostituto dell’Asl Toscana sud est –. La forte integrazione socio-sanitaria tra i professionisti dei servizi sociali e sanitari impegnati sui percorsi adottivi e la forte sinergia e collaborazione con tutti coloro che svolgono un ruolo attivo nel sistema istituzionale e del privato sociale sulla materia sono le basi per la ri-condivisione di una cultura dell’adozione. Formarsi sulla genitorialità adottiva rappresenta un arricchimento importante per le molteplici competenze multidisciplinari in campo, anche per chi è all’inizio della propria attività lavorativa, per sviluppare professionalità e sensibilità su un tema così delicato”.
Il presidente SdS Senese Giuseppe Gugliotti (a destra) insieme ai relatori del seminario