Allo studio sinergie fra Istituzioni e Terzo settore per definire nuovi luoghi di accoglienza
Il costante aumento di minori stranieri non accompagnati nel nostro territorio sta impegnando in modo straordinario i professionisti della Società della Salute Senese che si occupano della loro accoglienza, sistemazione e presa in carico per tutti gli adempimenti previsti dalla legge.
Ad oggi sono circa sessanta i minori stranieri non accompagnati in carico alla SdS, la maggioranza dei quali di nazionalità pakistana, in linea con il flusso straordinario di migranti che dall’estate 2022 ha interessato la città di Siena.
Negli ultimi mesi, infatti, il servizio SEUS (Servizio emergenza urgenza sociale) della SdS Senese è stato attivato dalla Questura di Siena di media una o due volte a settimana per l’affidamento al servizio sociale di minori e la loro collocazione in una struttura adeguata, operazione sempre più difficoltosa data la carenza di strutture disponibili non solo nella nostra provincia ma in tutto il territorio regionale (fenomeno peraltro che risulta in linea con quanto sta accadendo a livello nazionale).
Da uno sguardo al recente passato, è possibile comprendere l’evoluzione della situazione. I dati rivelano che se fino al 2018 la SdS senese è riuscita ad accogliere i migranti nelle strutture per minori della zona senza particolari problemi, dal 2019 gli arrivi più frequenti hanno reso necessario ricorrere all’ospitalità temporanea nei Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS) per adulti ma soprattutto hanno richiesto la progettazione di nuove forme di ospitalità.
A partire da questa data, infatti, il Consorzio senese ha partecipato con successo per ben due volte (l’ultima nel 2021) ai bandi ministeriali per entrare nel circuito Sistema Accoglienza e Integrazione (SAI), realizzando l’apertura di due centri, collocati a San Rocco a Pilli e Rapolano Terme, che contano un totale di 24 posti. E’ stato così sviluppato un modello di intervento molto più aderente alla presa in carico dei minori con la presenza di personale appositamente formato, servizi di mediazione linguistica, percorsi amministrativi per la predisposizione dei documenti necessari.
Tornando al presente, il recente incremento di minori stranieri non accompagnati nel nostro territorio pone con forza la necessità di un nuovo “luogo di accoglienza” in emergenza, un intervento che la SdS senese sta già valutando in sinergia con altre Istituzioni pubbliche e con il Terzo settore.
La realizzazione di un “luogo di accoglienza” dedicato ai minori, in linea con la normativa vigente, garantirebbe uno spazio adeguato per la valutazione e l’analisi del bisogno e la presa in carico complessiva da parte del servizio sociale professionale. La presa in carico prevede sia aspetti giuridico amministrativi (nomina del tutore presso il Tribunale dei Minori, richiesta di asilo, ecc.) sia aspetti di assistenza sanitaria e psicologica legata ai traumi subiti e alla lontananza dalla famiglia di origine, come anche un progetto di formazione e apprendimento della lingua per l’avvio verso una vita autonoma.